Visitiamo Rabat
Visitiamo Rabat, capitale del Marocco
Visitiamo Rabat, capitale del Marocco. Rabat, nasce con la Kasbah Oudaya, una città nella città.
Prima di iniziare la visita alla Kasbah, vi suggeriamo una sosta in un tipico caffè moresco, da dove potrete ammirare una superba vista su Salé (la sua gemella) e il fiume Bouregreg.
Accediamo ora a Oudaya, si deve passare dall’imponente e magnifica Bab Al Oudaya o dal cancello Bab El Kébir. Sarete subito colpiti dalla forte influenza andalusa con le sue bianche costruzioni e gli immancabili decori blu.
In estate, gli stretti vicoli della Kasbah Oudaya sono deliziosamente freschi e sempre puliti, grazie ai suoi abitanti, che sono riusciti a preservare questo sito curando le case e arricchendola con vegetazioni floreali multicolori che emanano affascinanti profumi.
Kasbah Oudaya è un paradiso per molti artisti che, sedotti dalla bellezza del sito e dalla sua calma rilassante, non esitano ad arrivarvi.
La storia della Kasbah Oudaya e di Rabat
La Kasbah Oudaya, grazie alla sua strategica posizione, fu da sempre considerata un’ottima fortezza. Venne costruita dagli Almohade, come “ribat” un monastero fortificato dove, monaci-soldati si stabilirono per condurre una guerra santa in Spagna contro i cristiani.
Il Palazzo della Kasbah Oudaya, fu la prima residenza reale dei sovrani alawiti, con il regno di Moulay Ismaïl tra il 1672 e il 1694.
Fortezza inespugnabile, la Kasbah Oudaya, venne chiamata Mehdiya e divenne capitale imperiale con il sultano Mohammed Ben Abdellah (1757-1790), che vi si rifugiò per allontanarsi dalle rivolte delle popolazioni di Fez e Marrakech.
Fu nel 1818, con il Sultano Moulay Slimane, che la città prese il nome di Rabat Salé.
I Giardini Oudaya
La Kasbah oggi ospita il Museo Nazionale dei Gioielli, inaugurato nel 2006, che espone una notevole collezione di gioielli antichi. Funge anche da sala di ricevimento, godendo dell’adiacente spettacolare Giardino Oudaya.
I Giardini Oudaya, hanno uno splendido stile ispano-moresco.
Scoperto negli anni ’20, da Tranchant De Lunel, architetto preferito da Lyautey, che trasformò quello che era un cortile delle caserme in un affascinante giardino andaluso, con il merito del giardiniere Jean-Claude Forestier.
Nei Giardini Andalusi di Rabat, regna una tranquilla atmosfera, scelta anche dagli studenti per i loro incontri tra allori e aranci.