Tangeri Escursioni

Tangeri Escursioni

Quando si decide un viaggio in Marocco, perchè non pensare di iniziarlo da Tangeri
Decidendo di fermarsi in città qualche giorno, facendo Escursioni da Tangeri

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Tangeri, una città del Marocco nordoccidentale , sulla costa del il Mar Mediterraneo e l’ Oceano Atlantico
Molte civiltà e culture hanno influenzato la storia di Tangeri, a partire da prima del X secolo a.C.
Nata come città strategica fenicia e centro commerciale, Tangeri è stata un punto di incontro per molte culture.

Tangeri, si annida tra due colline all’estremità nord-occidentale della baia di Tangeri, che storicamente costituiva il miglior porto naturale sulla costa marocchina. 
La conformazione del terreno sottostante, in progressiva salita, crea l’effetto della città ad anfiteatro , con al centro il quartiere commerciale. 

Clima di Tangeri

Tangeri ha un clima mediterraneo, i venti prevalenti soffiano dal mare mantenendo il sito generalmente sano.
Le estati sono relativamente calde e soleggiate e gli inverni sono umidi e miti e le gelate sono rare.

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Escursioni da Tangeri

Dopo aver visitato la tranquilla città, si potranno trascorrere tranquille giornate effettuando delle Escursioni da Tangeri.

Capo Spartel

Iniziamo da Capo Spartel, un promontorio del Marocco, a circa 300 m sul livello del mare all’ingresso dello Stretto di Gibilterra, 12 km a ovest di Tangeri.
È il punto più nordoccidentale del continente africano.
Secondo Mohamed Chafik, il nome di questa località, deriva dal latino spartium, la ginestra spagnola.

Il promontorio raggiunge un’altezza di 326 m. in cima al Jebel Quebir, dove all’estremità di una scogliera, si trova un faro costruito dal sultano Muhammad IV nel 1864.

Una tranquilla gita che vi farà ammirare lo splendido panorama, nel punto in cui si “sposano ” le acque del Mar Mediterraneo con quelle dell’Oceano Atlantico

Grotte di Ercole

L’escursione prosegue arrivando alle Grotte di Ercole

Le Grotte di Ercole sono un complesso di grotte archeologiche situato a Capo Spartel, in Marocco, la popolare attrazione turistica è adiacente al palazzo estivo del Re del Marocco.

La grotta ha due aperture, una verso il mare e una verso la terra. L’apertura del mare è conosciuta come “La mappa dell’Africa“.
Si ritiene che i Fenici abbiano creato l’apertura del mare, che se vista dal mare ha la forma dell’Africa.
Sul muro sono presenti anche dei segni a forma di occhi, che si dice siano stati fatti dai Fenici, che compongono una mappa della zona.

La grotta stessa è in parte naturale e in parte artificiale.
La parte artificiale venne utilizzata dai berberi che tagliavano le ruote di pietra dalle sue pareti, per realizzare macine, ampliando così notevolmente la grotta.
Per molto tempo si è pensato che la grotta fosse senza fondo. Si credeva che la grotta fosse l’estremità di un tunnel sotterraneo lungo oltre 24 chilometri, che passava sotto lo Stretto di Gibilterra
ed emerge nella Grotta di San Michele a Gibilterra.
La leggenda narra che le bertucce arrivarono alla Rocca di Gibilterra dal Marocco in questo modo.

La tradizione mitologica sostiene anche che il dio greco Eracle soggiornò e dormì in questa grotta prima di compiere la sua undicesima fatica, una delle 12 fatiche che gli aveva affidato il re Euristeo di Tirinto, ovvero ottenere mele d’oro dal Giardino delle Esperidi, che secondo gli antichi scrittori greci, si trovava nelle vicinanze di Lixus (nei pressi di Larache ).

Secondo alcune fonti romane, mentre si recava al giardino delle Esperidi, Ercole pensava di attraversare il monte Atlante, che poi, invece di scalare, usando la sua forza sovrumana, la sfondò., collegando l’Oceano Atlantico al Mar Mediterraneo e formando lo Stretto di Gibilterra .
Una parte della montagna divisa è Gibilterra e l’altra è Monte Hacho a Ceuta in Marocco .
Queste due montagne sono conosciute come le Colonne d’Ercole.

La versione della mitologia greca, narra che Eracle andò da Atlante e si offrì di sostenere i cieli mentre Atlante prendeva le mele dal giardino delle sue figlie, le Esperidi , anch’esse sorvegliate dal drago Ladone.
Nel 6000 a.C. le Grotte di Ercole erano abitate da popolazioni neolitiche.

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L’area circostante Tangeri, offre la possibilità di effettuare molte escursioni, per una sola giornata o per più giorni, di sicuro interesse per chiunque desideri scoprire le bellezze marocchine.

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