Tinmal, nel 2025.

Conosco la Moschea di Tinmal, andai per la prima volta nel 2015. Una delle mie prime gite alle porte di Marrakech con un forte impatto suggestivo.
La Moschea Tinmal, si trova nell’Alto Atlante, lungo la strada tra Marrakech e Taroudant, ed è uno dei siti storici più importanti del Marocco.
Fu costruita nel XII secolo dalla dinastia almohade in onore di Ibn Tumart, il fondatore del movimento almohade, ed è considerata il luogo di nascita del loro impero.
Con un’architettura imponente, con spesse mura in pietra e mattoni e un design che ricorda la Moschea Koutoubia di Marrakech e la Giralda di Siviglia, entrambe influenzate dallo stile almohade.
La Moschea di Tinmal ha una grande importanza storica e simbolica, poiché rappresenta il cuore del movimento almohade, che nel XII secolo rovesciò la dinastia almoravide e creò un potente impero che si estese dal Maghreb fino alla Spagna musulmana (al-Andalus).
Tinmal, fondazione e contesto storico
La città di Tinmal fu fondata da Ibn Tumart, un predicatore berbero della tribù Masmuda, attorno al 1124.
Egli proclamò il ritorno all’Islam puro, criticando la corruzione e il lassismo religioso degli Almoravidi.
Dopo la sua morte nel 1130, il suo successore Abd al-Mu’min portò a compimento la sua visione, conquistando Marrakech nel 1147 e instaurando il dominio almohade.

Tinmal divenne il centro spirituale e militare del movimento almohade.
Qui furono sepolti Ibn Tumart e altri importanti leader della dinastia.
La moschea fu costruita nel 1153-1154 sotto il califfo Abd al-Mu’min, lo stesso che edificò le grandi moschee di Marrakech, Siviglia e Rabat.
Tinmal, architettura e caratteristiche
La Moschea di Tinmal, oggi in rovina, era un perfetto esempio dello stile architettonico almohade.
Con una struttura massiccia e fortificata, con spesse mura in mattoni e pietra, venne costruita con una pianta rettangolare (48×43 metri), simile a quella della Moschea Koutoubia di Marrakech.
Al suo interno si potevano ammirare archi a ferro di cavallo e motivi decorativi sobri, in linea con l’austerità almohade e con un “mihrab” (nicchia di preghiera) riccamente decorato, uno dei pochi elementi rimasti in buono stato.


Tinmal, declino e stato attuale
Dopo la caduta della dinastia almohade nel XIII secolo, Tinmal perse la sua importanza e fu abbandonata.
La moschea, pur non essendo più utilizzata per il culto, è oggi uno dei pochi edifici religiosi in Marocco aperti ai non musulmani, il che la rende una meta affascinante per gli appassionati di storia e architettura.
Nel 1995 è stata inclusa nella lista dei siti in attesa di essere riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
La Moschea di Tinmal è stata gravemente danneggiata dal sisma del 8 settembre 2023, con il crollo di diverse parti della struttura, tra cui porzioni delle mura, archi e colonne.
Il minareto, già non esisteva più da secoli, ma il resto dell’edificio ha subito danni significativi, mettendo a rischio la conservazione di questo importante sito storico.
Il sisma, di magnitudo 6.8, ha avuto epicentro proprio nell’Alto Atlante, colpendo villaggi e siti storici come Tinmal.
Le autorità marocchine hanno annunciato piani di restauro e messa in sicurezza, vista l’importanza storica della moschea, richiedendo la collaborazione dell’Italia per il restauro e il consolidamento sismico del monumento.
Il Ministro degli Habous e degli Affari Islamici del Marocco ha espressamente domandato la cooperazione italiana, e il Ministro della Cultura italiano, Gennaro Sangiuliano, ha confermato la piena disponibilità del Ministero a supportare il progetto.
L’architetto italiano Aldo Giorgio Pezzi, Responsabile di Area Funzionale per il Patrimonio Storico Artistico, è stato incaricato di coordinare il supporto tecnico italiano nel recupero della moschea, con visite mensili previste per un periodo stimato di almeno due anni.
Collaborazione internazionale che sottolinea l’impegno congiunto nella salvaguardia del patrimonio culturale e nella promozione dei legami storici e culturali tra Italia e Marocco.



Tinmal oggi: perché visitarla nonostante i danni?
Nonostante il crollo parziale, Tinmal rimane un luogo storico di grande valore come simbolo della cultura almohade, uno dei periodi più importanti della storia del Marocco.
Durante l’escursione e la visita al Tinmal, si potrà ammirare il contesto naturale dell’Alto Atlante, decisamente un’esperienza unica.
Con Trekking e passeggiate nella zona, avrete la possibilità di incontrare pastori nomadi e greggi di capre.

Tinmal e il paesaggio dell’Alto Atlante
Tinmal si trova a circa 100 km a sud di Marrakech, lungo la strada che arriva al Passo di Tizi n’Test e collega Marrakech a Taroudant.
Questa zona dell’Alto Atlante occidentale è famosa per i suoi scenari mozzafiato, con montagne imponenti, gole profonde e villaggi berberi costruiti con la tipica architettura in terra cruda.
Visitare Tinmal significa immergersi in un ambiente autentico, lontano dalle rotte turistiche più battute.
Il tragitto per raggiungerla è già un’esperienza!
Si attraversano paesaggi spettacolari, con valli verdi punteggiate da mandorli e ulivi, specialmente in primavera quando i fiori di mandorlo sbocciano, passando per villaggi berberi tradizionali, come Ijoukak, dove si possono vedere case in pietra e fango perfettamente integrate nel paesaggio.
Il vicino fiume Nfiss offre scorci pittoreschi e un contrasto tra il verde della vegetazione e il rosso delle montagne.
Un’escursione tra storia e natura
Un viaggio a Tinmal può essere abbinato a diverse esperienze nell’Alto Atlante come il passo di Tizi n’Test (a circa 2100 metri di altitudine), da cui si gode una vista incredibile sulle valli sottostanti.
Fare sosta con una passeggiata nei piccoli villaggi berberi, farà scoprire le tradizioni locali e assaggiare la cucina tipica (tajine, pane cotto nei forni tradizionali).