Moschea Tinmal – Marocco
Moschea Tinmal – Marocco
Moschea Tinmal, situata nel villaggio di Tinmal, sulle montagne dell’Alto Atlante nel Regno del Marocco.
Venne costruita nel luogo in cui fu sepolto il sultano Ibn Tumart, il fondatore del movimento almohade. Oggi, è considerata un importante esempio di architettura almohade.
Quando Ibn Tumart morì, nel 1130 d.C., venne sepolto a Tinmal e successivamente, la tomba, divenne un santuario religioso e un luogo di pellegrinaggio.
Moschea Tinmal, Storia
Abd al-Mu’min, sucessore del defunto Ibn Tumart, assunse la guida degli Almohadi. Decise di costruire una moschea sulla tomba del sultano nel 1148 d.C., come confermato da documenti storici dell’epoca, sebbene la data di fondazione sia 1153-1154 CE (548 Hj.), fornita dal Rawd al-Qirtas è ancora citata da molti.
La nuova moschea, molto probabilmente, ha sostituito l’esistente moschea di Tinmel. La costruzione della moschea iniziò quindi dopo la conquista di Marrakesh (1147 d.C.) e l’inizio della costruzione della moschea Kutubiyya.
Successivamente, quando i Marinidi strapparono loro il controllo del Marocco, gli Almohadi di Marrakech, fecero un’ultima resistenza a Tinmel fino a quando i loro ultimi leader furono sconfitti e catturati nel 1275 d.C.
Architettura Moschea Tinmal
L’architettura della Moschea Tinmal mostra molte somiglianze con la Kutubiyya ed è stata probabilmente progettata e costruita da artigiani di Marrakesh. La moschea era di dimensioni più ridotte rispetto alle altre principali moschee almohadi poiché era stata progettata per una piccola città.
L’edificio ha un aspetto esterno simile a una fortezza con spesse mura semplici, caratteristico anche di altre moschee ed edifici almohadi. Ha una pianta approssimativamente quadrangolare che misura 43 metri per 40. La moschea ha sette ingressi: tre su entrambi i lati est e ovest e un ingresso centrale a nord.
La moschea è un notevole esempio di architettura almoravide,
Minareto Moschea Tinmal
Il minareto della moschea Tinmal e la sua posizione sono una caratteristica insolita, situata al centro del suo muro meridionale in cima al mihrab.
Una caratteristica di design che non si trova in altre moschee storiche.
Il minareto ha una base rettangolare e sporge verso l’esterno dal muro esterno circostante, ma ha un aspetto troncato o incompiuto, in contrasto con i minareti audaci e monumentali di altre moschee almohadi successive (come il minareto della Kutubiyya o della Giralda a Siviglia) .
Mihrab Moschea Tinmal
Il mihrab della Moschea Tinmal (nicchia che simboleggia la qibla), è situato al centro del muro meridionale, molto simile nella forma e nella decorazione a quello della moschea Kutubiyya e di altre moschee almohadi.
E’ costituito da un’alcova ottagonale coperta da una piccola cupola muqarnas.
Il muro che circonda l’apertura del mihrab è decorato con motivi geometrici e intrecci intagliati.
A differenza della Moschea Kutubiyya, i capitelli decorativi delle colonne agganciate attorno al mihrab sono scolpiti nello stucco, non nel marmo.
Su entrambi i lati del mihrab ci sono due alte aperture ad arco: una conduce a una piccola camera dove era conservato il minbar (pulpito), mentre l’altra conduceva all’ingresso dell’imam alla base orientale del minareto.
Transetto di Qibla
Nella pianta della Grande Moschea di Tinmal, il transetto della qibla si estende per diventare una passerella a tre braccia lungo l’intera profondità della moschea su entrambi i lati. Circonda la sala di preghiera e le isole esterne ripetono esattamente la stessa larghezza del transetto della qibla. Nel prospetto, archi lambriquin sottolineano l’unità di questo deambulatorio. Sono riservati esclusivamente ad esso, a parte un aggetto cieco all’inizio della navata centrale.
La navata parallela al muro della qibla e la navata centrale che conduce al mihrab, che corre perpendicolare a quel muro, sono più larghe e prominenti delle altre navate della moschea e disegnano così una forma a “T” nella pianta dell’edificio . La navata meridionale del muro della qibla presenta anche tre cupole muqarnas (“a nido d’ape” o “stalattite”): una al centro, davanti al mihrab, e una alle due estremità, agli angoli meridionali della moschea.
Ogni cupola è inoltre fiancheggiata da archi sottostanti “lambrequin” o “muqarnas”, il cui intradosso è impreziosito da motivi intagliati di sebka, muqarnas e palmette/conchiglie. Archi multistrato corrono anche lungo il bordo settentrionale di questa navata, distinguendola ulteriormente dal resto della moschea.
Tutti questi svolazzi decorativi servivano anche a sottolineare la navata meridionale e la navata centrale nella pianta a T della moschea.
Sala di preghiera ipostila
All’interno la moschea presenta una tipica pianta ipostila con cortile interno.
La sala di preghiera principale è divisa in nove “navate” (che corrono all’incirca da nord a sud) da file di archi ogivali a ferro di cavallo.
Cortile
Il cortile rettangolare (sahn) della moschea occupa gran parte della sua sezione settentrionale, corrispondente alla larghezza delle cinque navate centrali della moschea e alla lunghezza di tre navate di archi.
È circondato su tutti i lati dagli archi della sala di preghiera e dai suoi prolungamenti, di cui rimangono alcune basi di pilastri.
Una piccola fontana trova direttamente di fronte alla navata centrale.
Ristrutturazione Moschea Tinmal
La moschea cadde in rovina e fu parzialmente restaurata a metà del XX secolo d.C. Oggi la moschea non è più operativa ma è aperta ai visitatori come sito storico/archeologico, aperti ai non musulmani.
Supervisionato dalla Direzione delle Moschee, presso il Ministero degli Habous e degli Affari Islamici, nel 2023, è stato avviato il progetto di restauro e valorizzazione della Moschea Tinmal, che si svilupperà in 18 mesi, con gli standard in vigore per il restauro e con il supporto del Dipartimento Scientifico e Tecnico del Ministero della Cultura.
Turismo a Tinmal
Raggiungere la Moschea del Tinmal, è possibile effettuando un’escursione da Marrakech. In una giornata, ci si avventura nella natura marocchina, ammirando sorprendenti panorami ed avvicinando i centri abitati nella periferia dove si possono degustare ottimi tajin berberi.
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